Siamo qui per voi. Come ci governano le nuove corporation by Joel Bakan

Siamo qui per voi. Come ci governano le nuove corporation by Joel Bakan

autore:Joel Bakan [Bakan, Joel]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858845974
Google: -kthEAAAQBAJ
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2022-02-25T10:01:56+00:00


6.

Democrazia senza limiti

“La più grande crisi esistenziale del nostro tempo consiste nel capire la realtà che abbiamo davanti a noi e infine trovare la capacità di resistere,” osserva il giornalista e critico Chris Hedges. I capitoli precedenti descrivono e analizzano la “realtà davanti a noi”, un’istituzione patologicamente egoistica che sta causando danni e distruzione, prendendo il controllo della società e minando la democrazia mascherandosi come benevola. Ma che dire della “capacità di resistere” – che cosa possiamo fare per cambiare questa realtà? Quale è la soluzione? Nei capitoli precedenti ho affermato che le corporation sono gli antagonisti della storia, non i protagonisti. Chi sono, allora, i protagonisti? Ho sempre sottinteso che siamo noi, “il popolo”. Basandomi su questa nozione, sostengo che la ricerca di soluzioni debba iniziare con la rivendicazione di un reale potere democratico.

La pandemia ha cambiato il nostro paesaggio morale e politico, forse in modo permanente. Nel giro di poche settimane, valori economici che hanno dominato le nostre vite e le nostre società negli ultimi anni hanno perso il loro splendore. Prendersi cura del prossimo è diventato più importante che comprare gli ultimi gadget. Infermiere, dottori e commessi dei negozi di alimentari sono emersi come eroi, prendendo il posto dei Ceo. La cooperazione e la coordinazione hanno soppiantato la competizione, e l’intera economia ha dovuto fermarsi per proteggere gli anziani e le persone vulnerabili. All’improvviso, ci siamo resi conto che abbiamo bisogno del governo per proteggere la nostra salute e le nostre vite – che morte e sofferenza sono le conseguenze inevitabili del degrado delle infrastrutture pubbliche.

Avevamo la sensazione, perfino all’inizio della pandemia, che grandi cambiamenti fossero in corso. “L’era di Reagan è finita. L’idea ampiamente accettata che il governo sia intrinsecamente cattivo non persisterà dopo il coronavirus,” ha osservato la storica Lilliana Mason. “La pandemia segna la fine della nostra storia d’amore con la società di mercato e l’iper-individualismo,” ha detto il sociologo Eric Klinenberg. Secondo Joseph Stiglitz, la crisi ha rivelato “l’importante ruolo del governo: assistenza sanitaria per tutti, libero accesso a un’educazione universitaria senza indebitarsi enormemente, un New Deal verde” – “capitalismo progressivo” lo chiama, seppure, dice, potrebbe anche essere chiamato “socialismo democratico”.

Ma quanto è reale la prospettiva di cambiamento nel mutevole panorama politico della pandemia? Se la storia dimostra qualcosa, è che coloro che hanno potere e ricchezza non vi rinunciano facilmente. Non dovremmo aspettarci che il grande business ponga termine alla sua guerra decennale contro lo stato sociale e la democrazia. Le corporation possono essere state retrocesse dalla crisi, come lo sono state dal crollo finanziario del 2008. Ma nonostante simili previsioni dopo quella crisi – che il grande business fosse stato permanentemente umiliato, che il “Big Government” fosse tornato, che l’inclusione e l’uguaglianza fossero il nuovo futuro – le corporation non hanno perso un colpo. Sono state salvate, a malapena regolamentate (le poche riforme messe in atto al tempo sono state per lo più riconsiderate), e hanno raddoppiato la loro pressione in favore di deregolamentazione, privatizzazione e riduzione delle tasse.

Esistono due lezioni da trarre da tutto questo, e insieme formano la storia di questo capitolo.



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